Oltre la Nan-tathren, la “Terra dei Salici”, seguendo il corso del fiume Sirion che scorreva lungo tutto il Beleriand, vi erano le Bocche del Sirion, ossia le foci dove il grande fiume infine si gettava in Belegaer, il Mare Occidentale.
In questa terra fertile, ricca di salvia e piante, habitat perfetto di uccelli marini e altre creature, si raccolse infine anche tutto ciò che rimaneva delle Stirpi elfiche del Beleriand dopo la caduta di tutti i loro regni e delle grandi fortezze di Nargothrond e Gondolin per mano delle truppe di Morgoth.
Qui si unirono e si mescolarono infatti le genti dei superstiti del Doriath e quelli di Gondolin, andando a fondere insieme il miglior sangue degli Eldar e degli Edain della Prima Era. Mentre al di là della Baia, nell’isola di Balar, regnava ora Gil-galad, Alto Re dei Noldor, sotto la protezione delle navi di Círdan il Carpentiere.
Fu proprio qui che Tuor e Idril condussero il loro popolo in fuga da Gondolin e qui divenne uomo Eärendil. Fu grazie alle betulle di questa terra, del Nimbrethil, che venne poi costruita Vingilot, la nave che avrebbe portato la salvezza alle Due Stirpi. Qui in definitiva, sulle rive del Mare, rinacque la speranza per Elfi e Uomini.