Gondolin, “La Roccia Nascosta”, fu la città segreta edificata da Re Turgon e l’ultimo regno libero del Beleriand a cadere sotto il potere di Morgoth sul finire della Prima Era.
Turgon, grande principe dei Noldor in quanto figlio di Fingolfin, l’Alto Re, ricevette negli anni in cui gli Elfi prosperavano nel Beleriand un avvertimento in sogno dal Vala dei Mari Ulmo, il quale gli profetizzò che grandi mali si sarebbero abbattuti sulle Stirpi degli Elfi e dunque Turgon avrebbe dovuto costruire un rifugio segreto che potesse tenere viva la speranza durante gli anni del dominio dell’Ombra.
“Più a lungo di tutti i regni degli Eldalië, Gondolin si opporrà a Melkor. Ma non affezionarti troppo all’opera delle tue mani e agli espedienti del tuo cuore. E rammenta che la speranza vera dei Noldor sta in Occidente e viene dal Mare”.
Turgon, accompagnato dai suoi fedelissimi e seguendo i sentieri segreti rivelati dalle acque di Ulmo, trovò dunque la verde valle di Tumladen, nascosta all’interno e circondata dagli Echoriath, i Monti Cerchianti. Nel mezzo di questa fertile vallata che avrebbe potuto sostentare, anche grazie alle numerose fonti di acqua pura, un numeroso popolo, si ergeva il colle roccioso di Amon Gwareth, “Colle di Guardia”, e là su di esso Turgon fondò la sua città segreta, colonizzandola con tutte le genti dei Noldor che lo seguirono e tutti i superstiti delle varie guerre che il destino vi condusse all’interno. Purché, secondo la sua legge, nessuno se ne andasse mai e potesse così rivelarne la posizione.
Si dice nel Silmarillion: “Alte e candide ne erano le mura, e lisce le sue scalee, e alta e robusta la Torre del Re. Quivi scherzavano lucenti fontane, e nelle corti di Turgon erano immagini degli Alberi d’un tempo, che Turgon stesso aveva forgiato con elfica perizia; e l’Albero da lui eseguito in ora era detto Glingal, e l’Albero i cui fiori aveva fatto d’argento era denominato Belthil”.
A Gondolin dalle bianche mura, sotto la protezione della segretezza offerta da Re Turgon, si radunò così un grande e industrioso popolo, il meglio della Stirpe dei Noldor: grandi fabbri e artigiani edificarono una città meravigliosa che rivaleggiava con l’antica Tirion al di là del Mare, qui essi forgiarono potenti spade, ad esempio Glamdring, la futura spada di Gandalf, e qui prosperarono prima delle fine che giunse a causa del tradimento di Maeglin, nipote del Re, bramoso di usurpare il trono e di sposare la cugina Idril figlia di Turgon.
La città fu infatti scovata dalle truppe di Morgoth condotte qui dal traditore e infine saccheggiata brutalmente: Draghi ne arsero le fontane e Balrog ne abbatterono la Torre seppellendovi nella sua rovina anche il grande Turgon. Nella battaglia morì però anche Gothmog ucciso da Echtelion della Fonte e un altro Balrog, precipitato in un abisso dal nobile Glorfindel, elfo della Casa del Fiore d’Oro di Gondolin.