22 settembre, l’inizio di due grandi viaggi, due grandi persone, capaci di svolgere completamente il nostro mondo. 

Da una parte Bilbo Baggins, lo zio racconta storie, che ricorda quel viaggio compiuto con strani popoli… 13 nani e uno stregone, l’idea di essere uno scassinatore, l’idea di uscire fuori di sé. 

Bilbo sta per compiere 111 anni, probabilmente sta per entrare nel guiness dei primati degli hobbit per la longevità, e decide di fare una festa. Bisogna pensare che la festa hobbit è come se fosse una festa popolare che se inviti metà della popolazione l’altra metà viene per sentito dire. Bilbo lo sa, ma lui invita la metà della popolazione e, di fatto, l’altra si prepara comunque ad una festa lungo attesa. 

Bilbo li saluta tutti, li ringrazia tutti, li accetta tutti… Tutti portano un regalo per Bilbo, tutti fanno qualcosa per lui. Bilbo, dal suo canto, ha un’immensa sorpresa per loro, la più grande sorpresa che nessuno si aspetterebbe… lui ringrazia tutto e scompare nel nulla, svanisce senza un telo, un battito di ciglio prima c’era, un attimo dopo non c’è più, meglio di Houdini 

Bilbo così festeggia il 111 compleanno, scomparendo e lasciando in eredità a suo nipote un grande e inestimabile tesoro: casa Baggins, anzi forse forse, c’è qualcosa di più della casa. C’è un viaggio, e non è viaggio last-minute in regalo della compagnia aerea hobbit-airline, c’è in ballo la vita di molte persone.  

Dall’altra Frodo Baggins, nipote di Bilbo, che riceve da Bilbo tutto, perché suo zio scompare e lascia La contea, l’inzio della sua avventura, quelle che suo zio raccontava, ora inizia a lui gestire Casa Baggins ma c’è qualcosa che gli fa dire: “c’è qualcosa in più in questa casa”, questa provocazione viene risposta con il supporto di uno stregone, lo stesso stregone che aiutato Bilbo a uscire. 

Tutto perché Bilbo in quella strana cava aveva trovato (o forse rubato?) uno strano anello, anello che si scoprirà essere l’Unico Anello… 

 

Beh che dire? I compleanni sono sempre dei momenti in cui tutto cambia e forse anche noi, quando abbiamo compiuto gli anni ci sono stati regalati i libri che ci hanno aiutato ad uscire da noi.