Figlia di Finarfin, dei Noldor (figlio di Finwe e fratellastro di Feanor) e di Earwen, la “fanciulla-cigno di Alqualonde”, dei Teleri, nasce a Valinor nel 1362 degli Anni degli Alberi. Secondo Tolkien, inizialmente fu chiamata Artanis, che significa “Nobile Dama” dal padre Finarfin. ma “il suo nome materno era Nerwen (ragazza-uomo), ed essa crescendo raggiunse una statura insolita persino per le donne dei Noldor; era forte di corpo, di mente e di volontà, capace di tener testa sia ai sapienti che agli atleti degli Eldar ai tempi della loro giovinezza”. Inoltre, i suoi capelli erano talmente dorati che sembrava “avessero catturato in una rete tutto lo splendore di Laurelin”. I suoi fratelli erano Finrod Felagund, Angrod, Aegnor e Orodreth. Fin dai primissimi anni di vita “godette dello stupefacente talento di penetrare le menti di altri che tuttavia giudicava con pietosa comprensione, e considerava con benevolenza tutti, salvo il solo Feanor. In questi avvertiva un’oscurità che detestava e temeva, pur non avvedendosi che l’ombra dello stesso male era piombata sulle menti di tutti i Noldor, e persino su di lei.

La bellezza dei suoi capelli spinse Feanor a pregarla di “dargliene una ciocca, ma Galadriel non volle concedergli neppure un capello. Questi due parenti, i più grandi degli Eldar di Valinor, furono per sempre divisi da ostilità”.

Dopo la ribellione di Feanor e dei suoi figli, decise comunque anch’essa di partire per la Terra di Mezzo, per mettere i bastoni tra le ruote a Feanor e per avere un dominio suo e la libertà di poter agire. Infatti “al pari di suo fratello Finrod, il più vicino al suo cuore di tutta la sua stirpe, coltivava sogni di terre lontane e domini tutti suoi, da governare a proprio piacimento senza tutele di sorta”.  Visse spesso nel Doriath, durante la Prima Era, con Thingol e Melian, e lì, secondo la versione principale della storia, conobbe Celeborn, il quale le diede il nome che avrebbe amato più di tutti e che da allora avrebbe portato sempre: Galadriel, appunto. La loro unica figlia fu Celebrìan, futura madre di Arwen.

Dopo la caduta del Doriath, Celeborn e Galadriel la scamparono e aiutarono molto probabilmente Elwing a fuggire verso i porti del Sirion con il Silmaril.

Dopo la caduta di Morgoth- e la perdita di tutti i suoi fratelli a causa proprio di Melkor e di Sauron- decise comunque di rimanere nella Terra di Mezzo, come leggiamo nei Racconti Incompiuti: “Era ancora l’orgoglio a muoverla quando, alla fine dei Tempi Remoti, dopo la definitiva sconfitta di Morgoth, respinse il perdono concesso dai Valar a tutti coloro che avessero combattuto verso di lui, e rimase nella Terra di Mezzo”.

Riguardo proprio a Sauron, Galadriel, assieme al nipote Gil-Galad, fu l’unica all’inizio della Seconda Era, a non credere che il male fosse stato sconfitto per sempre. Alla fine “Galadriel capì che ancora una volta Sauron, come ai tempi della cattività di Melkor, era stato dimenticato. O piuttosto, siccome Sauron non aveva ancora un nome preciso e le sue attività non erano intese come frutto di un unico spirito maligno, principale servo di Melkor, Galadrel si rese conto dell’esistenza, nel mondo, di una perfida intenzione che sembrava promanare da una fonte più lontana a est, al di là dell’Eriador e dei Monti Brumosi”. Scelse allora di risiedere con Celeborn in vari luoghi: in una parte del Lindon dove regnava suo nipote Gil-Galad, poi nell’Eregion assieme a Celebrimbor e infine a Lòrien, dopo che Sauron / Annatar cominciò ad avere grande influenza sul creatore degli Anelli del Potere. Ma questo avvenne più avanti. Finchè dimorarono nell’Eregion, Galadriel si atteggiò, nei confronti dei Nani di Khazad-dum, in modo molto diverso dal marito Celeborn, il quale considerava responsabili della rovina del Doriath in pratica tutti i Nani: Galadriel la pensava diversamente, e soprattutto si mostrò molto più saggia di Celeborn, perché si rese che conto che “la Terra di Mezzo non poteva essere salvata dal residuo di male che Morgoth si era lasciato dietro, se non mediante l’unione di tutte le genti che gli si opponevano nei modi e nella misura loro propri”.

Inoltre guardava ai Nani con l’occhio del comandante di eserciti, pensava che fossero i migliori soldati da contrapporre agli Orchi, e inoltre era una Noldor, e quindi più portata a “provare simpatia per il loro modo di pensare e la loro passione per le attività manuali, una simpatia assai maggiore di quella di molti degli Eldar: i Nani erano i Figli di Aule e Galadriel, al pari di altri Noldor, era stata discepola di Aule e Yavanna a Valinor”.

Galadriel e Celeborn, però, videro le loro fortune nell’Eregion declinare non appena Sauron, sotto le mentite spoglie di Annatar, cominciò ad esercitare una grande influenza su Celebrimbor e la confraternita di fabbri che stava creando gli Anelli del Potere, la Gwaith-ì-Mìrdain, che operava in segreto, all’insaputa di Galadriel e Celeborn. E la presa di Sauron sui fabbri divenne così grande che “riuscì a persuadere i fabbri a ribellarsi a Galadriel e Celeborn  e a impadronirsi del potere nell’Eregion, cosa che avvenne tra il 1350 e il 1400 della Seconda Era. Galadriel allora abbandonò l’Eregion e, passando per Khazad-dum, raggiunse il Lòrinand”. Celeborn invece rifiutò di passare per la dimora dei Nani e rimase nell’Eregion, dimenticato da Celebrimbor. Nel Lòrinand, Galadriel assunse il governo e organizzò la difesa contro Sauron”.

Quando alla fine Celebrimbor scoprì dell’Unico Anello, si diresse nel Lòrinand, cioè la futura Lòrien, e ancora una volta si consultò con Galadriel, che dimenticò i torti subiti e lo accolse senza una parola di biasimo. “In quel momento avrebbero dovuto distruggere tutti gli Anelli del Potere, ma non seppero trovarne la forza”. Galadriel disse che bisognava nascondere i Tre Anelli degli Elfi, senza mai usarli, lontano dall’Eregion. Fu quella volta che Galadriel ricevette da Celebrimbor Nenya, l’Anello di Adamante, grazie al quale Lòrien divenne bellissimo e più forte; “crebbe però, anche, imprevedibilmente, il potere dell’Anello su di lei, nel senso che ne rinfocolò l’attutito desiderio per il mare e per il ritorno nell’Ovest, con conseguente diminuzione del piacere che ricavava dalla Terra di Mezzo”.

Nella seconda parte della Seconda Era, quindi, la nostalgia per il mare crebbe a tal punto in lei che, nonostante sentisse come un dovere rimanere nella Terra di Mezzo fino a quando Sauron non fosse stato definitivamente sconfitto, “decise di lasciare il Lòrinand e di stabilirsi più vicina al mare stesso”. Ripassando per Moria con Celebrìan, giunse ad Imladris, nel frattempo costruita da Elrond, e lì trovò Celeborn, che vi si era rifugiato durante la guerra dell’Eregion. Ma i loro vagabondaggi non erano finiti.

“Qualche tempo dopo, però, Galadriel e Celeborn partirono con Celebrìan da Imladris e si trasferirono nelle contrade scarsamente abitate tra la foce del Gwathlò e l’Ethir Anduin, stabilendosi a Belfalas, nel luogo più tardi noto come Dol Amroth”: qui con loro si trasferirono molti Elfi Nandor provenienti dalla futura Lothlòrien. Insomma, come si vede bene, Galadriel e Celeborn divennero i Signori effettivi di Lothlòrien solo nella Terza Era.


Pierluigi Cuccitto
migrantesofmiddleearth.wordpress.com

Galadriel

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