La pubblicazione da parte di Bompiani, per la prima volta in Italia, della History of Middle Earth di J.R.R Tolkien, curata dal figlio Christopher, è una grande occasione per tutto il pubblico di appassionati di Tolkien di conoscere meglio il pensiero completo dell’autore, ma anche il suo metodo di lavoro- lontanissimo, come si vedrà, dal tanto abusato “canone” e da qualsiasi forma di rigidità- e la successione cronologica della composizione del Signore degli Anelli, del Silmarillion e delle opere annesse.

Per questo, cominceremo una serie di articoli sui singoli volumi, di invito alla lettura, sia quelli già pubblicati nei decenni passati- i primi due volumi della collana- che sugli altri, che sono giunti ormai al sesto ( uscirà a maggio).

Prima di far questo, però, è necessario un articolo introduttivo, per meglio orientarsi nella lettura dei singoli volumi: come leggere la Storia della Terra di Mezzo? Come districarsi tra le storie incompiute, i primi manoscritti e le diverse versioni?

Teniamo presenti alcuni punti fermi.

1- I singoli libri si compongono, capitolo per capitolo, essenzialmente di due elementi: la singola storia raccontata da J.RR Tolkien e i commenti, introduttivi e susseguenti, del figlio Christopher: i commenti del figlio sono molto utili per sapere l’anno di composizione, notare le differenze rispetto alle versioni successive e riflettere su alcuni elementi delle varie versioni che non furono mai del tutto cancellati o che furono d’ispirazione per personaggi successivi o vicende ancora da sviluppare compiutamente.

2- Si può leggere il singolo racconto e basta, se si preferisce, per non essere “distratti” nella lettura, e poi andarsi a vedere i commenti di Christopher Tolkien; oppure seguire l’ordine del testo come descritto al punto 1. Da segnalare che in questa nuova edizione la scorrevolezza è facilitata dal fatto che ciò che scrive Tolkien e quello che scrive il figlio sono in caratteri diversi, in modo tale da non avere l’impressione di “confusione”

3- Col passare dei libri si noterà una maggiore complessità delle vicende e una vicinanza sempre più stretta alle versioni definitive che conosciamo, ma va tenuto presente che nel momento nel quale scriveva quella era la Terra di Mezzo e quindi il racconto che si legge va apprezzato per quello che è: inoltre, alcune descrizioni o elementi della storia della Terra di Mezzo non verranno mai più affrontati da Tolkien, come l’Assedio di Gondolin, e quindi quella versione è l’unica che possediamo. Questo permette di apprezzare ogni singolo testo.

4- Ogni singolo testo, quindi, non è un “cavare il sangue dalle rape”, come qualcuno ha ( indebitamente) sostenuto, ma la testimonianza del lavoro approfondito e sentito di un autore; anzi, come disse più volte Christopher Tolkien, è la testimonianza “di una vita”, tanto che si può dire che la History of Middle Earth è quasi una biografia letteraria di Tolkien. 

Questa è una prima introduzione alla collana, spero di aver stimolato la vostra curiosità e… vi aspettiamo nei prossimi articoli per cominciare il lungo viaggio nella Storia della Terra di Mezzo!