Minas Tirith, in Sindarin: “Torre di Guardia”, al termine della Terza era della Terra di Mezzo è la capitale e la città più grande del regno di Gondor. La città fronteggia la fortezza di Minas Morgul e la terra di Mordor, ritrovandosi così a ricoprire un ruolo fondamentale nella Guerra dell’Anello. La descrizione dell’assedio da parte delle forze di Sauron e la battaglia dei Campi del Pelennor. La città di Minas Tirith, secondo un appunto dello stesso Tolkien, sorgeva pressappoco “alla stessa latitudine di Firenze”. Nell’ottobre 2015 la scoperta di una mappa della Terra di Mezzo, annotata di proprio pugno da Tolkien, ha portato a ipotizzare che la città di Ravenna abbia costituito una fonte di ispirazione per la capitale di Gondor.

Il nome originale della città è Minas Anor, che significa “Torre del Sole” nella lingua Sindarin. Il nome faceva riferimento ad Anárion, fondatore della città, nello stesso modo in cui Minas Ithil prendeva il nome da suo fratello Isildur. Dopo la caduta di Minas Ithil nelle mani del Re stregone di Angmar, le due città sono state rinominate, Minas Ithil divenne Minas Morgul e Minas Anor divenne Minas Tirith, cioè la “Torre di Guardia”. Gli elementi che compongono il nome, Minas (“torre”) e Tirith (“guardia”), derivano dalle parole mini (“ergersi solitario”, “sporgersi”) e tir (“osservare”, “guardare”). Minas Tirith è designata in molti modi ne Il Signore degli Anelli: la città di guardia, la città di Gondor, la città dei Re o semplicemente la città. I Rohirrim la chiamano nella loro lingua Mundburg, che significa Forte Bocca (mund = “bocca” e burg = “forte”) e i Drúedain gli danno il nome di “Città di pietra”.

Minas Tirith è costruita sulla Collina di guardia, o Amon Tirith in sindarin, un fazzoletto di terra affiancato dal monte Mindolluin all’estremità orientale della catena montuosa degli Ered Nimrais. La cittadella è tagliata da uno sperone roccioso a forma di chiglia di nave, che punta verso Est (in direzione di Mordor) e non divide il livello inferiore. Questo costone di roccia è scavato da tunnel attraverso i quali si snoda la via principale della città. La città è costruita su sette livelli, ognuno dei quali è attorniato da una cerchia di mura. Per rendere la caduta della città più difficile, i cancelli di ogni cinta muraria non sono allineati: il Gran Cancello (quello delle mura inferiori) è nel punto più orientale della costruzione, quello del secondo livello è spostato a Sud-Est, il successivo punta a Nord e così via fino alla cima. Il Muro più esterno è l’unico a non essere di colore bianco, bensì nero perché costruito con lo stesso materiale con cui venne eretto la torre di Orthanc. Il settimo livello della città, detto anche Cittadella, è il cuore politico e militare di Minas Tirith, vi hanno infatti sede: la Casa dei Re, la torre di Ecthelion, o Torre Bianca, la residenza del Sovrintendente di Gondor, la grande sala delle feste, Merethrond, e la Corte della Fontana dove è piantato l’albero bianco di Gondor. Gli altri livelli non sono descritti approfonditamente da Tolkien, quindi si sa poco del loro contenuto.